mercredi 4 septembre 2019

Massoneria ed Anarchia: La "A" cerchiata.

di Vittorio Vanni 




La "A" cerchiata, uno dei simboli del movimento anarchico, consiste in un monogramma della lettera maiuscola "A" circondata dalla lettera maiuscola "O"
La lettera "A" deriva dalla prima lettera di "Anarchia" o "Anarchismo" nella maggior parte delle lingue europee ed è la stessa negli alfabeti latini e cirillici.
In accordo con Peter Marshall (P. Marshall, “Demanding the impossibile”) molti anarchici vedono l’origine simbolica della A cerchiata nella massima di Pierre Joseph Proudhon (1) “Anarchia è Ordine”, che in inglese è “Anarchy is Order” ed anche in tutte le altre lingue occidentali le due parole iniziano con A e O.



Un simbolo muratorio, l'archipendolo o squadra con il filo a piombo, usato come A cerchiata Ⓐ 
dell’ Asociación Internacional de los Trabajadores (AIT), gruppo anarco-sindacalista spagnolo. (2)


L'archipendolo.


In realtà, ci sono stati momenti di contiguità fra anarchismo e massoneria. Proudhon era libero muratore (1), Bakunin era nella loggia Ausonia di Torino. Fu membro d’onore della Loggia Concordia all’Oriente di Firenze, il cui Libro d’oro contiene la sua firma. Ancora oggi a Parigi esiste una loggia "Nè servi, nè padroni". Francisco Ferrer fu più massone che anarchico, assieme a Malatesta.

Una prima occasione in cui la A-cerchiata è stata usata è stato nel libro di Stephan Michelspacher, Spiegel der Kunst und Natur (Lo Specchio di Arte e Natura) che è stato pubblicato ad Augsburg, nel 1615.

 Era un lavoro alchemico fortemente influenzato dalle visioni di Agrippa riguardo la Cabala e la Magia.
 Adam McLean descrive il pannello centrale come "due diagrammi circolari con il tedesco GOTT (il nome di Dio) attorno all'esterno, ed anche Alfa ed Omega con il monogramma "A" cerchiata che possono essere il nome di Dio, Agla. Questo rappresenta l'inizio - Alfa - all'interno della fine - Omega (la prima e l'ultima delle lettere dell'alfabeto greco). 


Ancora una A cerchiata.
Theosophische Wercke di Jacob Böehme, Amsterdam 1687.


Molti Anarchici sono stati dei Massoni ed immagini rosicruciane di questo tipo erano utilizzate dall'Hermetic Order of the Golden Down
L'anarchico (e spia della polizia segreta di Prussia) Theodor Reuss era socio di William Wynn Westcott, uno dei fondatori della Golden Down, prima di mettere in piedi l'Ordo Templis Orientis. 
Due gruppi derivati da quest'ultimo, l'Ancient Mystical Order Rosae Crucis e Thelema di Aleister Crowley usavano la formula 


"Do what thou wilt shall be the whole of the Law" (3)

che molti hanno adottato come uno slogan anarchico.




(1) Sul testamento Massonico di Proudhon:
" l’8 gennaio 1847, venni accolto come Massone, col grado di apprendista, nella Loggia Sincerità, Perfetta Unione e Costante Amicizia, 'Oriente di Besançon'. 
Come ogni neofita, prima di ricevere la Luce, dovetti rispondere a tre quesiti d'uso: 
Cosa deve l'uomo ai suoi simili?
Cosa deve alla sua patria? 
Cosa deve a Dio? 
Alle due prime domande, la mia prima risposta fu all'incirca, quella prevedibile; alla terza io risposi con questa parola: la GUERRA: Giustizia a tutti gli uomini, Devozione al proprio paese, Guerra a Dio, cioè all'Assoluto.
Tale fu la mia professione di fede. 
Io domando perdono ai miei rispettabili fratelli per la sorpresa che causò loro questa parola, specie di smentita al motto massonico, che io ricordo qui senza derisione, ALLA GLORIA DEL GRANDE ARCHITETTO DELL'UNIVERSO. (……) Seguì una lunga discussione che le usanze massoniche mi impediscono di riferire. (…..) 
L'antiteismo, non è l'ateismo: verrà un tempo, io spero, in cui la conoscenza delle leggi dell'animo umano, dei principi della giustizia e della ragione, giustificherà questa distinzione, tanto profonda quanto apparentemente puerile.”

(2) "Sarà sempre la Catalogna, alcuni decenni dopo, il teatro dell’ultimo abbraccio fra anarchismo e massoneria. Infatti, durante la guerra civile spagnola (1936-39) che portò al governo anche gli anarchici, Il Supremo Consiglio del Rito Scozzese proclamava il 6 Luglio 1938: “La massoneria spagnola ha formulato dichiarazioni pubbliche chiare e coerenti di adesione al governo della repubblica e al Fronte Popolare”. L’alternativa era il fascismo di Francisco Franco. 
Non è dunque un caso che il noto simbolo anarchico della “A cerchiata”, la cui diffusione viene in genere riferita all’opera del gruppo anarchico milanese negli anni sessanta, compare, in realtà, nei primi anni del secolo XX proprio in Spagna ed in una conformazione realmente interessante. 
Il simbolo dell’ Asociación Internacional de los Trabajadores (AIT), gruppo anarco-sindacalista, fu usato per la prima volta al Consiglio Federale di Spagna e rappresenta una “livella in un cerchio”, che appare come una "A", con tanto di “filo a piombo”, segno di rettitudine morale."
Da Massoneria ed Anarchia di Luigi Corvaglia.

(3) Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge.

samedi 27 mai 2017

Donald Trump è massone?






Un luogo comune assai diffuso in particolare tra i teorici della cospirazione è quello che vorrebbe ogni presidente degli Stati Uniti d'America in odore di Massoneria.
Leggenda che troverebbe riscontro in varie "prove" indirette, spesso di valenza simbolica, come il giuramento su una determinata bibbia (1) o su una particolare sua pagina (2), oppure una determinata gestualità che ne identificherebbe l'appartenenza.
Anche Trump non è sfuggito ad una sua identificazione come Massone.
In particolare lo si indicherebbe come "il candidato presidenziale" di alcune frangie della Massoneria e della "Cabala Ebraica" che si sono ribellate allo "status quo". Fazioni deluse dai risultati delle politiche fallimentarie dei Neo-Cons, dei Democratici e della fazione Sabbatea dell'ebraismo mondiale (la Clinton, tra gli altri, era la candidata dei Rothschild). Queste fazioni avrebbero deciso di condurre una crociata populista. Da qui la scelta di un outsider di rottura apparente con il passato e con l'establishment.
Ma questa è solo una delle tante interpretazioni dei fatti proposte dai teorici della cospirazione.

Trump ce l'ha piccolo.


Ma quali sono le "prove" dell'appartenenza di Trump alla Massoneria?
Tra le più simpatiche (3) vi è quella della statua di Ginger al secolo Joshua Monroe,  un attivista anti-Trump, che lo ritrare nudo e solo con un anello massonico al dito. (4)
Indizio, questo, per alcuni di una sua appartenenza alla Massoneria.
In realtà lo stesso Ginger, autore dell'opera, intitolata "The Emperor Has No Balls", nega tale affiliazione, ma afferma di avervi inserito l'anello massonico per simbolizzare come anche se apparentemente un outsider Trump è pur sempre un uomo di potere. Cosa acclarata anche nella breve intervista di Greg Stewart all'artista:


 "It was not very hard to acquire the ring. Then the model was not [a mason] as I believe most Mason’s would want nothing to do with a project like this. I meant absolutely no disrespect to the Masons but they are the world’s most recognizable secret society." (5)

Naturalmente gli indizi della massonicità di Trump sono diversi, ad esempio quelli inerenti la sua casa:


 Ma in fondo il punto è che le stesse alternative che le nostre decadenti democrazie ci offrono sono solo virtuali, o meglio finte.
Difatti spulciando le genealogie dei due candidati alle presidenziali USA, la Clinton e Trump, si scompre che entrambi discendono, anche se per vie tortuose, dal John di Gaunt, XIV Duca di Lancaster. (6)
Insomma... è sempre l'establishment, che coopta se stesso, illudendoci con una falsa libertà di scelta e finte dinamiche dialettiche.

Ma allora D. Trump è massone?
Certamente!
Abbiamo la prova risolutiva:






Qualche dubbio?


Note:
 (1) Cioè quella usata nel suo giuramento da George Washington, primo presidente dell'Unione, di proprietà della loggia massonica St. John N°1 di New York. Curiosità, però indicativa di un intento programmatico, Trump ha giurato su due bibbie. Una è quella regalatagli dalla madre nel 1955 (nella versione di Re Giacomo, datata 1853 della Oxford University Press), l'altra è quella su cui ha giurato Abraham Lincoln.
(2) Ovvero Genesi 49.
"Questo nome, Radix Davidis, lo trovi un po’ dappertutto. Lo trovi, ad esempio, sul simbolo adottato dal diciassettesimo grado della massoneria, che – guarda che combinazione – è il grado precedente a quello di Rosacroce. Io mi sono chiesto a lungo questa Radix Davidis cosa fosse, finché ho scoperto che i presidenti degli Stati Uniti d’America giurano sulla Bibbia aperta in una certa pagina. Giurano lì, perché lì c’è la manifestazione di quello che avrebbe dovuto essere la Stirpe di David. Perché giurano sul Genesi, 49. Giacobbe prende i 12 figli, che poi sono i capi delle 12 tribù di Israele, e ne commenta quello che sarà il ruolo, gli attribuisce una funzione, o un giudizio" (Gianfranco Carpeoro, “I RosaCroce”, intervista editata su YouTube il 23 settembre 2012)
(3)  Donald J. Trump: Freemason or not? 
(4) These protester wanted to humiliated 'the emperor Trump'. So they took off his clothes. 
(5) Why a Masonic Ring on the Donald Trump Statue?
(6) Donald Trump and Hillary Clinton revealed to be distant cousins.

vendredi 31 mars 2017

METTI UNA SERA A CENA



Un sabato sera di qualche tempo fa a cena da una cara amica si chiacchierava di amanti e di cosa il destino ci porti in dote da queste storie. Eravamo in sette, io, il mio compagno, una coppia amica dei padroni di casa ed un comune amico.
 

La conversazione, debbo dire assai brillante, procedeva tra battute, racconti di vita ed aneddoti famosi.
Ma il culmine lo si raggiunse quando la padrona di casa all’improvviso cominciò a parlare di uno dei suoi amanti, provocando la reazione del marito che divertito, prese a stuzzicarla ricordandogli la sua bonarietà nel rapportarsi con gli altri, tra lo sgomento dell'altra copia ospite, tradizionalista almeno a parole.  

Lei si lamentava di un suo amante "storico", cerebralmente e sessualmente coinvolgente, che ultimamente pareva essersi invaghito di una più giovane di lui, una sua allieva.
La cosa che la irritava, non era che la loro relazione pareva essere momentaneamente in quasi stallo, quanto il fatto che lui pretendeva che la nuova non sapesse nulla della vecchia amante. Cosa che lei considerava un tradimento della loro intesa.
Stava quindi meditando di troncare, sentendosi anche offesa dalla banalità della sua scelta: una ragazzina senza alcuna qualità se non la sua avvenenza, accusandolo di essere caduto nella solita ossessione della mezza età.
Da premettere che la mia amica è una trentenne bella, intelligente e colta. Lui potrebbe essere, invece suo padre. La ragazza invece una diciottenne.
 

La discussione molto spassosa acquistò toni surreali quando la coppia tradizionale trasecolata moralizzava sulla situazione discussa, ma soprattutto dava sottilmente del vigliacco cornuto al marito di lei. Questi però replicava rilanciando sull’ipocrisia di certe unioni (facendo centro) che si tengono insieme solo per un malinteso senso di responsabilità verso i figli, il ruolo e la “famiglia”.
“Il nostro non è stato un matrimonio d’ amore, ma l’incontro di due solitudini, fatto di affinità e complicità, un conveniente affare sotto il profilo economico e sociale. Un vero e proprio accordo di collaborazione dove ognuno mantiene spazi ed autonomia. Però a distanza di dieci anni dal nostro primo giorno insieme posso tranquillamente dire che oggi io amo mia moglie e lei ama me. Strano vero?”
No, per nulla strano, anche i miei nonni ebbero un rapporto simile. Il loro fù un matrimonio combinato dalle loro famiglie, ma che si è dimostrato nel tempo più solido e duraturo di tanti altri. Il loro un rapporto di grande affiatamento, affetto e stima. Non che sia stato facile per loro, specie i primissimi anni, ma col tempo conoscendosi vicendevolmente hanno imparato ad amarsi.

Ma a sorprendermi a questo punto fu il comune amico, uscito di recente da un divorzio assai burrascoso con quello che era stato l’amore della sua vita.
Per lui il matrimonio d’amore, quello borghese, è in crisi perché fondandosi sull’illusorietà della passione è condannato a non durare. "Anzi se il sogno d’amore è la fusione dei cuori" aggiunse "dobbiamo anche ammettere che il cuore oggi è volubile, come lo sono i corpi. E chi insegue il successo amoroso e al tempo stesso il successo erotico è condannato a fallire”.

A questo punto le sue parole sembravano quasi una benedizione al matrimonio d’interesse e al tradimento, cosa che scherzosamente gli feci notare.

Ma lui precisò: “E’ strano! E’ la retorica del matrimonio borghese quella a cui le ultime generazioni si sono costantemente abbeverate. Un malinteso senso di libertà. Crediamo nell’amore e vogliamo cambiare partner quando pensiamo che non ci sia più nulla. Ma uomini e donne della mia generazione oggi vivono il disincanto, la discordia, i divorzi. Non si fa altro che parlare di mogli abbandonate dai mariti per le ventenni, di uomini abbandonati perché non c’era più nulla. Eppure ormai sono convinto, che per conciliare la fiamma della passione con l’amore duraturo dobbiamo rinunciare al parossismo emotivo, recuperare il rapporto col tempo. E se vogliamo liberarci dalla tirannia del corpo e del desiderio, dovremmo favorire il ritorno del pudore e capire una volta per tutte che gli strumenti della nostra liberazione si sono trasformati in strumenti di tortura. Cerchiamo la felicità e siamo tutti depressi. Inseguiamo l’amour fou, ma siamo tutti soli e amareggiati. Meglio cambiare rotta”.

E fù a questo punto che la padrona di casa intervenne con il suo solito humour: “in realtà io vorrei cambiare e lasciare il lenone, ma con l’età ha sviluppato una piccola disfunzione assai interessante. Soffre di eiaculazione ritardata e non sapete quanto sia soddisfacente a letto questo suo piccolo problema!”

Marie Armide


mercredi 21 décembre 2016

Le origini della Massoneria in Europa continentale.



L'immagine è un affresco del Palazzo delle Signoria in Firenze di Giorgio Vasari che ritrae Cosimo I de' Medici con i suoi artisti. Un particolare di questo affresco attrae la nostra attenzione. Nella mano sinistra il primo Gran Duca di Toscana stringe una squadra ed un compasso.

Se la Muratoria1 è storicamente attestata in tutta Europa sin dall'alto medioevo, ben diverso è immaginare che vi sia stata continuità tra la Muratoria e la Massoneria sul continente europeo.
La Massoneria dei nostri giorni è figlia di quel particolare processo storico avvenuto tra il XVI ed XVII secolo nelle Isole Britanniche. 

Non sappiamo, poi, se ne dibatte ancora, se vi sia reale continuità tra la Massoneria degli speculativi e la Muratoria degli operativi o se piuttosto si sia trattato di una vera e propria “appropriazione indebita” (si veda a proposito il mio “Le origini della Massoneria. 10 ipotesi a confronto”).
Di certo se si può ipotizzare una continuità storica tra l'antica muratoria degli operativi e la massoneria degli speculativi nelle Isole Britanniche, per di più manifesta in diversi documenti d'epoca che ne segnalano la formazione, lo stesso non si può dire che sia accaduto sul continente.

La Massoneria come noi la conosciamo, nelle sue caratteristiche essenziali, arriva sul Continente attraverso gli Scozzesi e poi gli Inglesi, anche precedentemente alla stessa nascita nel 1717 della Gran Loggia di Londra. Evento che è considerato convenzionalmente l'atto di nascita della Massoneria.
Precedentemente a questo periodo non abbiamo esempi sul continente di organizzazioni massoniche con quelle che sono le caratteristiche anche rituali proprie di una “loggia massonica” così come oggi la conosciamo.

In vero il rev. Jacob Watson in un discorso del 1794 nella Loggia di San Giovanni di Lancaster dice una cosa molto interessante che ci permette di capire la genesi della massoneria speculativa nel Continente: 
"Masonry, though it derives its name from scientific, and its badges from operative architecture, comprehends the whole circle of arts and sciences; it has been the depòt of learning in all fomer ages. A lodge is, in foreign countries, eminently styled an Accademia"2.
In pratica se sin dal XVI secolo si osserva nelle Isole Britanniche come i cosiddetti "Accettati" monopolizzano la Massoneria (se non addirittura si impadroniscono di qualcosa di non loro) facendone uno dei principali "Centri di Unione" di tradizioni diverse da quella propriamente muratoria, sul continente, invece, queste tradizioni esoteriche erano organizzate diversamente e si palesavano nella forma di Accedemie.

Quando la massoneria dei Modern arriverà sul continente vi sarà un'incredibile opportunità per questi ordini, società e tradizioni esoteriche di manifestarsi attraverso di essa.
Allora infatti molti cenacoli esoterici cessano apparentemente di esistere, ma in realtà si innesteranno nella Massoneria, allora non ancora colpita da scomunica. Ma soprattutto la Massoneria, quale strumento aggregativo, aveva potenzialità che quelli vecchi non avevano: la possibilità di contare su un circuito internazionale istituzionalizzato sin allora inimmaginabile.
Quindi non è un caso che con la diffusione della Massoneria "britannica" in Europa continentale gli altri "contenitori" meno funzionali, meno ecumenici, meno organizzati e collegati internazionalmente, fossero abbandonati.
Così vedremo, ad esempio, come l'antica tradizione ermetica italica con il Principe di Sangro si costituirà in forma massonica (Antiquus Ordo Aegypti) dando vita alla tradizione degli ordini egizi.

Talvolta non pochi intravedono proprio nelle Accademie delle forme di protomassoneria.
Ma è così?
Perché se vogliamo parlare di “Massoneria” dobbiamo fare riferimento, tra le altre cose, a forme organizzative che abbiano un fondamento “muratorio” e rituale, altrimenti parliamo di un'altra cosa.
Si è parlato di “logge” “...eminently styled an Accademy”, ma se fosse così, quegli elementi caratterizzanti una loggia massonica ve li ritroveremmo?
O dobbiamo più correttamente intendere le parole del rev. Jacob Watson come “contenitori"?
Così diventa lecito chiedersi se l'Accademia Platonica ebbe caratteristiche di una loggia.
Fu così?

Ciò che invece sappiamo è che vi fu un'evoluzione anche nel continente delle antiche corporazioni di mestiere. Un esempio è il compagnonaggio in Francia. Un'altro sono quelle forme realizzatesi in Italia.
Nella Firenze del XIV secolo le varie maestranze erano inquadrate in quelli che potremmo definire “ordini professionali”. Ad esempio i “fabbricanti” inquadravano i maestri della pietra e del legname.

Interessante anche la storia della “Compagnia del glorioso messer Santo Luca Evangelista”.
Questa nasce nel 1340 organizzando inizialmente i pittori (prima inquadrati in quella degli speziali e medici), ma poi si aprì anche a scultori, battilori, orefici, miniatori, intagliatori, sargiai, sellai, coreggiai e tanti altri artefici appartenenti alle corporazioni più diverse.

Nel 1563 viene rifondata sotto il patronato di Cosimo I de' Medici come “Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno”, a cui fu posto a capo il Michelangelo.
“Erano ammessi a far parte della Compagnia e dell’Accademia non solo gli scultori e i pittori fiorentini, ma anche tutti coloro che potevano dimostrare di essere artisti provetti sebbene di un’altra nazione. Ogni candidato al posto di accademico doveva presentare una sua opera che rimaneva proprietà dell’Accademia. Le tasse per gli iscritti erano di lire due l’anno per gli accademici e di lire una per il corpo della Compagnia.
Oltre a queste disposizioni l’Accademia era votata all’educazione dei giovani e a formare una sorta di moderna università dell’arte. Ogni anno, tra gli accademici si sarebbero dovuti eleggere tre maestri per la pittura, la scultura e l’architettura destinati a insegnare ai ragazzi più promettenti le ‘Arti del Disegno’. Inoltre le era fatto obbligo di sostenere economicamente gli allievi più meritevoli ma privi di mezzi, e di proporli a membri della Compagnia. A supporto dell’attività didattica doveva essere formata una raccolta di libri, disegni, modelli e di tutto quanto atteneva alle arti. Oltre agli insegnamenti impartiti nelle botteghe furono previste e organizzate lezioni di matematica, geometria, prospettiva e di architettura fondate sulla lettura dei testi di Euclide e di Vitruvio. ”3

Questa poi darà vita all'Accademia delle Belle Arti.

Altro esempio è “l'Accademia di San Luca” a Roma che ebbe come Principe Perpetuo il Canova.
Insomma queste accademie pur avendo come interesse la pittura, la scultura e l'architettura hanno la caratteristiche di logge?
Vi ritroviamo queste caratteristiche anche se con altre forme e nomi?
A mio parere no!
E' vero però che esistettero ben altre forme in cui le diverse tradizioni (ermetismo, neoplatonismo, alchimia, rosacrocianesimo, ecc.) si organizzarono sul continente, ma mai assumendo la forma della loggia massonica e la sua specifica ritualità. Semmai con l'arrivo della massoneria dei britannici queste tradizioni si traslano nella massoneria assumendone le “forme”, facendone un cerchio esterno, o influenzandone i contenuti.

1Per Muratoria, come da consuetudine della storiografia massonica, si intende quella degli antichi operativi, cioè i costruttori delle cattedrali romaniche e gotiche. Mentre per Massoneria intenderemo, invece, quella nata nelle isole britanniche tra il XVI ed il XVII secolo, cioè quella degli speculativi, di cui i Modern sono il frutto maturo.

2Dr. Hemming, Masonic Essayist, p. 239, London, 1797.


3 Gennaio 1563: nasce l’Accademia delle Arti del Disegno di Luigi Zangheri.

mardi 20 décembre 2016

Martin Luther King era massone?


Martin Luther King
Una delle pratiche a cui sia i nemici della Massoneria, ma anche gli stessi Massoni, indulgono è quella di indicare delle celebrità come Liberi Muratori.
Sono quelle che chiamo "collezioni di figurine".
Pratica insensata, quando non suffragata da riscontri oggettivi, perché basata spesso su suggestioni o da operazioni furbesche specie in certi ambienti antimassonici, come quelli tradizionalisti cattolici, evangelici e complottistici. Ma anche perché nulla aggiunge anche in termini di prestigio alla già ricca storia della Massoneria.
Uno dei tanti celebri personaggi della storia recente che viene indicato come "fratello massone" è Martin Luther King.

Chiarisco sin da subito che M. Luther King in vita non fu mai iniziato alla Massoneria.
Sappiamo, però, con assoluta certezza che il padre ed il nonno di Luther King furono Master Mason della Prince Hall.
Sappiamo anche, grazie a diverse testimonianze come quella della moglie Coretta Scott King, che M. L. King sarebbe dovuto essere iniziato alla Prince Hall subito dopo il suo viaggio ad Atlanta del 1968, ma egli morì il 4 aprile dello stesso anno.
In realtà fu il Gran Maestro della Prince Hall, Benjamin P. Barksdale, che nel 1999 fece post mortem Master Mason Martin Luther King.
Si tratta quindi di un riconoscimento postumo, onorifico ed ideale.
Affermare che King sia stato realmente massone è come dirsi calciatori senza aver mai giocato neanche una partitella con gli amici il sabato pomeriggio.
Sicuramente ebbe tutti i numeri per esserlo e rappresenta l'ideale dell'impegno del massone nella società, ma l'essere Massoni è anche qualcosa di più.

samedi 19 novembre 2016

Carl Gustav Jung: Illuminato, Massone o Rosacrociano?



Carl Gustav Jung

Come spesso accade per tante celebrità anche per C. G. Jung in tanti non si sono sottratti al gioco della raccolta delle figurine attribuendogli le più svariate appartenenze.
La prima è quella che fosse un massone.
Leggenda diffusa soprattutto in Italia ed in molti paesi di lingua spagnola.
Numerosi sono infatti i siti anche massonici di lingua spagnola che identificano C. G. Jung come massone. In genere tale identificazione si basa su generiche suggestioni quali aspetti caratterizzanti i suoi studi ed altre circostanze come la sua partecipazione al Circolo Eranos, o meglio a quel ciclo d'incontri voluti a partire dal 1933 da Olga Fröbe-Kapteyn sul Lago Maggiore a cui parteciparono diverse eminenti personalità studiose di discipline diverse ma tutte legate al tema della spiritualità1.
Molto più circostanziata la diceria italiana sull'affiliazione di Jung alla Massoneria, che pare sia stata originata da Francesco Brunelli, di cui mi dicono essere “nonostante il suo ben poco attendibile maestro Ambelain, ...piuttosto prudente e ben informato”. Pare infatti che C. G. Jung fosse affiliato alla Freimaurerloge “Modestia cum Libertate” all'Oriente di Zurigo. Loggia di Rito Scozzere Rettificato.
In realtà da una non poco accurata ricognizione dei siti massonici di lingua tedesca, oltre che svizzeri, non emerge alcuna affiliazione di C. G. Jung alla Massoneria.
Infatti ad esempio tra i personaggi noti aderenti alla Massoneria sul sito della Schweizerische Grossloge Alpina (SGLA), obbedienza a cui la loggia “Modestia cum Libertate” appartiene, vi sono citati Károly Kerényi, noto storico delle religione di origine ungherese, amico e collaboratore di Jung, ed il nonno dello psicanalista svizzero, Karl Gustav, che ne fu anche Grossmeister (G.M.) dal 1850 al 1856, ma non lo psicanalista svizzero2.
Cosa assai singolare e credo assolutamente rivelatrice di una non sua affiliazione alla Massoneria.
Infatti altrimenti non si capirebbe il perché non citarlo quale vanto per una già prestigiosa obbedienza massonica, tanto più che anche lo zio di C. G. Jung, Ernest Jung, è stato Gran Maestro della GLSA tra il 1884 ed il 1890.

Di certo sappiamo che il nonno, Karl Gustav, è stato certamente un eminente massone 3. Meno noto è che questi si convertì al protestantesimo lasciando il cattolicesimo grazie all'influenza di due teologi protestanti Jacob Fries4 e Friedrich Schleiermacher5.
E qui si apre un risvolto interessante.
Johann Sigismund von Jung, zio di Jung, sposò la più giovani delle sorelle di Schleiermacher6, ma pare che fosse anche un Illuminato di Baviera. Nello studio di Hermann Schüttler, Die Mitglieder des Illuminatenordens, 1776-1787/937, compare quale aderente alla nota consorteria per l'appunto un Johann Sigismund Jung8, le cui date di nascita e di morte coincidono con quelle dello zio di Karl Gustav Jung.
A questo punto è difficile pensare ad una semplice coincidenza.
Ma Johann Sigmund Jung fu anche Massone e compare nel piè di lista della Loggia Massonica “Maximilianische vollkommene Einigkeit zur goldenen Sonne” di Monaco.
Come Illuminato pare, se l'identificazione tra i due omonimi è corretta, che non abbia fatto molta “carriera” essendo certo il solo raggiungimento del grado di “Minervale”, uno dei gradi inferiori del "Vivaio", la prima delle tre classi principali in cui era suddiviso il percorso iniziatico. Ebbe come nome iniziatico“Columella” e pare anche “Penelop(e)”.

Se quindi possiamo escludere con una buona approssimazione che Carl G. Jung sia stato iniziato alla Massoneria, sicuramente egli ben conobbe il ruolo importante che ebbe suo nonno Karl Gustav in essa. Possiamo, poi, solo immaginare che egli fosse a conoscenza di una ipotetica affiliazione dello zio di suo nonno, Johann Sigismund, alla confraternita degli Illuminati di Baviera, mentre invece sappiamo che egli ben conobbe come un suo antenato del XVII secolo, Carl Jung di Mainz, fosse un rosacruciano ed un alchimista. Quindi è possibile immaginare che C. G. Jung abbia considerato le tradizioni esoteriche massonica e rosacrociana come parte essenziale della sua eredità ancestrale e spirituale.
Scrive infatti Hereward Tilton, docente di esoterismo tedesco dell'età moderna presso le Università di Exeter, Amsterdam e la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco:
Fondamentalmente, nella sua autobiografia Jung continua a ricercare le radici del suo destino di fondatore della psicologia analitica al di là di suo nonno. Anche se ciò che realmente pensa è in genere non chiaro su questo punto, Jung suggerisce che discende da un certo dottor Carl Jung di Magonza (m. 1645), che egli ritrae come un seguace nientemeno che del conte Michael Maier, uno dei 'padri' del Rosacrocianesimo.
Immagina, poi, che questo presunto antenato 'paracelsiano' abbia probabilmente conosciuto Gerhard Dorn, che Jung considera come colui che meglio tra qualsiasi altro alchimista si è "cimentato con il processo di individuazione". Jung continua a commentare suggestivamente che "tutto questo non è privo di sicuro interesse" alla luce dei suoi studi sul simbolismo alchemico e la coniunctio oppositorum ('congiunzione degli opposti'). Così Jung si sentì spinto a cercare le domande senza risposta della sua vita e del suo lavoro di psicoterapeuta proprio nel Rosacrocianesimo del Conte Michael Maier e nell'alchimia dei paracelsiani.” 9

Note:

4Jacob Friedrich Fries fu un filosofo, fisico e matematico tedesco. Allievo di Johann Gottlieb Fichte e rivale di Georg Wilhelm Friedrich Hegel ebbe la cattedra di Filosofia e Matematica elementare presso l'Università di Heidelberg.
5Friedrich Daniel Ernst Schleiermacher è stato un filosofo e teologo tedesco. È considerato tra i massimi esponenti della corrente filosofica dell'idealismo insieme a Hegel e Schelling.
6Carl Gustav Jung: Avant-Garde Conservative di J. Sherry, Springer, 25 ott 2010, pag. 10.
7Hermann Schüttler: Die Mitglieder des Illuminatenordens 1776–1787/93. Ars Una, München 1991
8La lista è consultabile presso il sito http://freimaurer-wiki.de/index.php/Mitglieder_des_Illuminatenordens
9Hereward Tilton, The Quest for the Phoenix: Spiritual Alchemy and Rosicrucianism in the Work of Count Michael Maier (1569-1622), Walter de Gruyter, 2003, p. 23. La traduzione, assai libera, è la mia. L'opera di Tilton può essere consultata in http://independent.academia.edu/HerewardTilton .

CAVALCA LA CAPRA (Riding the Goat)





E' un modo di dire tipico della massoneria anglosassone per riferirsi in maniera allusiva e scherzosa all'iniziazione massonica.
I primi rituali massonici si riferiscono a Dio come a "God Of All Things" (tradotto letteralmente in "il Dio di tutte le cose"), per l'appunto semplificato nell'acrostico "G.O.A.T.", che poi nei rituali più a noi vicini diventa "G.A.O.T.U." (Grand Architect Of The Universe), cioè il G.A.D.U.
Invero il "riding the goat" si riferisce anche ad una particolare pratica rituale d'iniziazione che è propria del Royal Arch Purple.
Il candidato iniziato è condotto bendato ad una distanza di quattro o cinque piedi da una "scala", che simbolicamente rappresenta "la Scala di Giacobbe".

At the end of his “ride on the goat” the candidate is rolled up in a bundle and carried in the canvas or sackcloth sheet to the north-west corner of the Chapter room, where he is informed of the consequences of disloyalty to the Royal Arch Purple.



 L'Iniziando, quindi, avanza di due passi e mezzo verso la scala,
Dove i due passi e mezzo, detti "the advancement", sono il numero mistico segreto dell'Ordine e rappresentano simbolicamente le due tribù e mezzo israelite che hanno fatto d'avanguardia d'Israele verso la Terra Promessa.
(Q.”Have you a number?
A. Practical, or mystical.
Q. Mystical?
A. Two, and a half.
Q. What two and a half?
A. The two tribes and a half.
Q. What two tribes and a half?
A. The tribe of Reuben, the tribe of Gad, and the half tribe of Manasseh.
Q. What became of the two tribes and a half?
A. They were restored to their former inheritance on the other side of Jordan in the land of Gilead.”)
Tralasciando parte del susseguente suggestivo rituale ad un certo punto viene aperta alle spalle del candidato una coperta di tela. Gli occhi sono ancora bendati, le braccia incrociate, mentre è in ginocchio su una rappresentazione di una bara.
Gli viene quindi chiesto:
"in chi riponete la vostra fiducia?"
E questo risponde:
"in Dio".
Il nervoso candidato mai si aspetterebbe di essere violentemente spinto all'indietro verso la coperta.
Si apre così una delle esperienze più dolorose ed umilianti della ritualità del Royal Arch Purple.
L'iniziando viene per alcuni minuti brutalmente preso a calci dall'intero capitolo lì riunito.
Questa pratica rituale è detta appunto "cavalcare la capra".
La sua origine pare fosse nei riti degli antichi pre-cristiani con cui si invitava l'adepto a dominare la propria natura inferiore e a superare le spinte egotiche, cioè ad abbandonare i metalli.



Nei paesi anglosassoni poi si utilizza l'espressione "riding the goat" anche per intendere sempre in maniera scherzosa alla tegolatura di un potenziale massone se persona amica e conosciuta personalmente.

I KNOW YOU!
by R. Gould
Don't cover me up - don't take my light
I can tell who you are by day or by night
I can tell by your walk
I can tell by your talk
I can tell by how you stand
Or by the shake of your hand
If you are lost - I know where you can be found
All I have to do is take a look around
I know who you are if you tell me your age
Then I know what conversation we can engage
I can tell if there is a spider on your coat
That you are the man who had to ride the goat
If you can't read or write but you can spell
Then I know you very well
But there is something I want you to know
I am - the son of a widow
If you know from whence I hail
Then you are a man who is truly veiled