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Carl Gustav Jung |
Come spesso accade per tante celebrità
anche per C. G. Jung in tanti non si sono sottratti al gioco della
raccolta delle figurine attribuendogli le più svariate appartenenze.
La prima è quella che fosse un
massone.
Leggenda diffusa soprattutto in Italia
ed in molti paesi di lingua spagnola.
Numerosi
sono infatti i siti anche massonici di lingua spagnola che
identificano C. G. Jung come massone. In genere tale identificazione
si basa su generiche suggestioni quali aspetti caratterizzanti i suoi
studi ed altre circostanze come la sua partecipazione al Circolo
Eranos, o meglio a quel ciclo
d'incontri voluti a partire dal 1933 da Olga Fröbe-Kapteyn sul Lago
Maggiore a cui parteciparono diverse eminenti personalità studiose
di discipline diverse ma tutte legate al tema della spiritualità1.
Molto
più circostanziata la diceria italiana sull'affiliazione di Jung
alla Massoneria, che pare sia stata originata da Francesco Brunelli,
di cui mi dicono essere “nonostante il suo ben poco attendibile
maestro Ambelain, ...piuttosto prudente e ben informato”. Pare
infatti che C. G. Jung fosse affiliato alla Freimaurerloge “Modestia
cum Libertate” all'Oriente di Zurigo. Loggia di Rito Scozzere
Rettificato.
In
realtà da una non poco accurata ricognizione dei siti massonici di
lingua tedesca, oltre che svizzeri, non emerge alcuna affiliazione di
C. G. Jung alla Massoneria.
Infatti
ad esempio tra i personaggi noti aderenti alla Massoneria sul sito
della Schweizerische Grossloge Alpina (SGLA), obbedienza a cui la
loggia “Modestia cum Libertate” appartiene, vi sono citati Károly
Kerényi, noto storico delle religione di origine ungherese, amico e
collaboratore di Jung, ed il nonno dello psicanalista svizzero, Karl
Gustav, che ne fu anche Grossmeister (G.M.) dal 1850 al 1856, ma non lo psicanalista
svizzero2.
Cosa assai singolare e credo assolutamente rivelatrice di una non sua affiliazione alla Massoneria.
Cosa assai singolare e credo assolutamente rivelatrice di una non sua affiliazione alla Massoneria.
Infatti
altrimenti non si capirebbe il perché non citarlo quale vanto per
una già prestigiosa obbedienza massonica, tanto più che anche lo zio di C. G. Jung, Ernest Jung, è stato Gran Maestro della GLSA tra il
1884 ed il 1890.
Di
certo sappiamo che il nonno, Karl Gustav, è stato certamente un
eminente massone 3.
Meno noto è che questi si convertì al protestantesimo lasciando il
cattolicesimo grazie all'influenza di due teologi protestanti Jacob
Fries4
e Friedrich Schleiermacher5.
E qui
si apre un risvolto interessante.
Johann
Sigismund von Jung, zio di Jung, sposò la più giovani delle sorelle
di Schleiermacher6,
ma pare che fosse anche un Illuminato di Baviera. Nello studio di
Hermann Schüttler, Die
Mitglieder des Illuminatenordens, 1776-1787/937,
compare
quale aderente alla nota consorteria per l'appunto un
Johann
Sigismund Jung8,
le cui date di nascita e di morte coincidono con quelle dello zio di
Karl Gustav Jung.
A
questo punto è difficile pensare ad una semplice coincidenza.
Ma
Johann Sigmund Jung fu anche Massone e compare nel piè di lista
della Loggia Massonica “Maximilianische
vollkommene Einigkeit zur goldenen Sonne”
di Monaco.
Come
Illuminato pare, se l'identificazione tra i due omonimi è corretta,
che non abbia fatto molta “carriera” essendo certo il solo
raggiungimento del grado di “Minervale”,
uno dei gradi inferiori del "Vivaio",
la prima delle tre classi principali in cui era suddiviso il percorso
iniziatico. Ebbe come nome iniziatico“Columella”
e pare anche “Penelop(e)”.
Se
quindi possiamo escludere con una buona approssimazione che Carl G.
Jung sia stato iniziato alla Massoneria, sicuramente egli ben conobbe
il ruolo importante che ebbe suo nonno Karl Gustav in essa. Possiamo,
poi, solo immaginare che egli fosse a conoscenza di una ipotetica
affiliazione dello zio di suo nonno, Johann Sigismund, alla
confraternita degli Illuminati di Baviera, mentre invece sappiamo che
egli ben conobbe come un suo antenato del XVII secolo, Carl Jung di
Mainz, fosse un rosacruciano ed un alchimista. Quindi è possibile
immaginare che C. G. Jung abbia considerato le tradizioni esoteriche
massonica e rosacrociana come parte essenziale della sua eredità
ancestrale e spirituale.
Scrive
infatti Hereward Tilton, docente di esoterismo tedesco dell'età
moderna presso le Università di Exeter, Amsterdam e la
Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco:
“Fondamentalmente, nella sua autobiografia Jung continua a ricercare le radici del suo destino di fondatore della psicologia analitica al di là di suo nonno. Anche se ciò che realmente pensa è in genere non chiaro su questo punto, Jung suggerisce che discende da un certo dottor Carl Jung di Magonza (m. 1645), che egli ritrae come un seguace nientemeno che del conte Michael Maier, uno dei 'padri' del Rosacrocianesimo.Immagina, poi, che questo presunto antenato 'paracelsiano' abbia probabilmente conosciuto Gerhard Dorn, che Jung considera come colui che meglio tra qualsiasi altro alchimista si è "cimentato con il processo di individuazione". Jung continua a commentare suggestivamente che "tutto questo non è privo di sicuro interesse" alla luce dei suoi studi sul simbolismo alchemico e la coniunctio oppositorum ('congiunzione degli opposti'). Così Jung si sentì spinto a cercare le domande senza risposta della sua vita e del suo lavoro di psicoterapeuta proprio nel Rosacrocianesimo del Conte Michael Maier e nell'alchimia dei paracelsiani.” 9
Note:
4Jacob
Friedrich Fries fu un filosofo, fisico e matematico tedesco.
Allievo di Johann Gottlieb Fichte e rivale di Georg Wilhelm
Friedrich Hegel ebbe la cattedra di Filosofia e Matematica
elementare presso l'Università di Heidelberg.
5Friedrich
Daniel Ernst Schleiermacher è stato un filosofo e teologo
tedesco. È considerato tra i massimi esponenti della corrente
filosofica dell'idealismo insieme a Hegel e Schelling.
6Carl
Gustav Jung:
Avant-Garde Conservative di J. Sherry, Springer, 25 ott 2010, pag.
10.
7Hermann
Schüttler: Die Mitglieder des Illuminatenordens 1776–1787/93.
Ars Una, München 1991
8La
lista è consultabile presso il sito
http://freimaurer-wiki.de/index.php/Mitglieder_des_Illuminatenordens
9Hereward
Tilton, The
Quest for the Phoenix: Spiritual Alchemy and Rosicrucianism in the
Work of Count Michael Maier (1569-1622),
Walter de Gruyter, 2003, p. 23. La traduzione, assai libera, è la
mia. L'opera di Tilton può essere consultata in
http://independent.academia.edu/HerewardTilton
.
jung è un cattivo filosofo ed un cattivo psicologo, potrebbe essere , su questa base anche un massone moderno
RépondreSupprimerPunto di vista originale.
RépondreSupprimerNon mi risulta che Jung sia stato massone o rosacrociano.
RépondreSupprimerAd ogni modo studiò ed attinse dalle conoscenze gnostiche dei massoni, dei rosacroce, dei catari, dagli iperborei e dei teosofi.
Gran parte di ciò che conosco sui mondi visibili ed invisibili lo devo anche a lui.
Grazie bellissima Armide per questo post su un grande Maestro, troppo poco studiato e troppo ingiustamente ingiuriato.
Ciao Luca, grazie a te per il tuo interessante commento.
RépondreSupprimerSono incuriosita dal tuo riferimento ad un presunto interesse di C. G. Jung per il catarismo, la teosofia ed addirittura la tradizione "iperborea".
Puoi darmi dei ragguagli in proposito e anche degli spunti per approfondire?
Personalmente ritengo assolutamente certo l'interesse di Jung per la tradizione rosacrociana, alchemica e per il pensiero del mistico Jakob Böhme.