Se la Muratoria1
è storicamente attestata in tutta Europa sin dall'alto medioevo, ben
diverso è immaginare che vi sia stata continuità tra la Muratoria e
la Massoneria sul continente europeo.
La Massoneria dei nostri giorni è
figlia di quel particolare processo storico avvenuto tra il XVI ed
XVII secolo nelle Isole Britanniche.
Non sappiamo, poi, se ne dibatte
ancora, se vi sia reale continuità tra la Massoneria degli
speculativi e la Muratoria degli operativi o se piuttosto si sia trattato
di una vera e propria “appropriazione indebita” (si veda a
proposito il mio “Le origini della Massoneria. 10 ipotesi a confronto”).
Di certo se si può ipotizzare una
continuità storica tra l'antica muratoria degli operativi e la
massoneria degli speculativi nelle Isole Britanniche, per di più manifesta in diversi documenti d'epoca che ne segnalano la formazione, lo
stesso non si può dire che sia accaduto sul continente.
La Massoneria come noi la conosciamo,
nelle sue caratteristiche essenziali, arriva sul Continente attraverso
gli Scozzesi e poi gli Inglesi, anche precedentemente alla stessa
nascita nel 1717 della Gran Loggia di Londra. Evento che è considerato
convenzionalmente l'atto di nascita della Massoneria.
Precedentemente a questo periodo non
abbiamo esempi sul continente di organizzazioni massoniche con quelle
che sono le caratteristiche anche rituali proprie di una “loggia
massonica” così come oggi la conosciamo.
In vero il rev. Jacob Watson in un
discorso del 1794 nella Loggia di San Giovanni di Lancaster dice una cosa
molto interessante che ci permette di capire la genesi della
massoneria speculativa nel Continente:
"Masonry, though it derives its name from scientific, and its badges from operative architecture, comprehends the whole circle of arts and sciences; it has been the depòt of learning in all fomer ages. A lodge is, in foreign countries, eminently styled an Accademia"2.
In pratica se sin dal XVI secolo si
osserva nelle Isole Britanniche come i cosiddetti "Accettati"
monopolizzano la Massoneria (se non addirittura si impadroniscono di
qualcosa di non loro) facendone uno dei principali "Centri di
Unione" di tradizioni diverse da quella propriamente muratoria,
sul continente, invece, queste tradizioni esoteriche erano organizzate
diversamente e si palesavano nella forma di Accedemie.
Quando la massoneria dei Modern
arriverà sul continente vi sarà un'incredibile opportunità per
questi ordini, società e tradizioni esoteriche di manifestarsi attraverso di
essa.
Allora infatti molti cenacoli esoterici
cessano apparentemente di esistere, ma in realtà si innesteranno
nella Massoneria, allora non ancora colpita da scomunica. Ma
soprattutto la Massoneria, quale strumento aggregativo, aveva
potenzialità che quelli vecchi non avevano: la possibilità di
contare su un circuito internazionale istituzionalizzato sin allora
inimmaginabile.
Quindi non è un
caso che con la diffusione della
Massoneria "britannica" in Europa continentale gli altri "contenitori" meno funzionali, meno
ecumenici, meno organizzati e collegati internazionalmente, fossero
abbandonati.
Così vedremo, ad esempio, come l'antica tradizione
ermetica italica con il Principe di Sangro si
costituirà in forma massonica (Antiquus Ordo Aegypti) dando vita alla
tradizione degli ordini egizi.
Talvolta non pochi intravedono proprio
nelle Accademie delle forme di protomassoneria.
Ma è così?
Perché se vogliamo parlare di
“Massoneria” dobbiamo fare riferimento, tra le altre cose, a
forme organizzative che abbiano un fondamento “muratorio” e
rituale, altrimenti parliamo di un'altra cosa.
Si è parlato di “logge” “...eminently styled an Accademy”, ma se fosse così, quegli elementi caratterizzanti una loggia massonica ve li ritroveremmo?
O dobbiamo più correttamente intendere le parole del rev. Jacob Watson come “contenitori"?
Si è parlato di “logge” “...eminently styled an Accademy”, ma se fosse così, quegli elementi caratterizzanti una loggia massonica ve li ritroveremmo?
O dobbiamo più correttamente intendere le parole del rev. Jacob Watson come “contenitori"?
Così diventa lecito chiedersi se l'Accademia Platonica ebbe
caratteristiche di una loggia.
Fu così?
Fu così?
Ciò che invece sappiamo è che vi fu
un'evoluzione anche nel continente delle antiche corporazioni di
mestiere. Un esempio è il compagnonaggio in Francia. Un'altro sono
quelle forme realizzatesi in Italia.
Nella Firenze del XIV secolo le varie
maestranze erano inquadrate in quelli che potremmo definire “ordini
professionali”. Ad esempio i “fabbricanti” inquadravano i
maestri della pietra e del legname.
Interessante anche la storia della “Compagnia del glorioso messer Santo Luca Evangelista”.
Questa nasce nel 1340 organizzando
inizialmente i pittori (prima inquadrati in quella degli speziali e
medici), ma poi si aprì anche a scultori, battilori, orefici,
miniatori, intagliatori, sargiai, sellai, coreggiai e tanti altri
artefici appartenenti alle corporazioni più diverse.
Nel 1563 viene rifondata sotto il
patronato di Cosimo I de' Medici come “Accademia e Compagnia
dell’Arte del Disegno”, a cui fu posto a capo il Michelangelo.
“Erano ammessi a far parte della Compagnia e dell’Accademia non solo gli scultori e i pittori fiorentini, ma anche tutti coloro che potevano dimostrare di essere artisti provetti sebbene di un’altra nazione. Ogni candidato al posto di accademico doveva presentare una sua opera che rimaneva proprietà dell’Accademia. Le tasse per gli iscritti erano di lire due l’anno per gli accademici e di lire una per il corpo della Compagnia.
Oltre a queste disposizioni l’Accademia era votata all’educazione dei giovani e a formare una sorta di moderna università dell’arte. Ogni anno, tra gli accademici si sarebbero dovuti eleggere tre maestri per la pittura, la scultura e l’architettura destinati a insegnare ai ragazzi più promettenti le ‘Arti del Disegno’. Inoltre le era fatto obbligo di sostenere economicamente gli allievi più meritevoli ma privi di mezzi, e di proporli a membri della Compagnia. A supporto dell’attività didattica doveva essere formata una raccolta di libri, disegni, modelli e di tutto quanto atteneva alle arti. Oltre agli insegnamenti impartiti nelle botteghe furono previste e organizzate lezioni di matematica, geometria, prospettiva e di architettura fondate sulla lettura dei testi di Euclide e di Vitruvio. ”3
Questa
poi darà vita all'Accademia delle Belle Arti.
Altro esempio è “l'Accademia di San Luca” a Roma che ebbe come Principe Perpetuo il Canova.
Insomma queste accademie pur avendo come interesse la pittura, la scultura e l'architettura hanno la caratteristiche di logge?
Vi ritroviamo queste caratteristiche anche se con altre forme e nomi?
A mio parere no!
E' vero però che esistettero
ben altre forme in cui le diverse tradizioni (ermetismo, neoplatonismo,
alchimia, rosacrocianesimo, ecc.) si organizzarono sul continente, ma mai assumendo
la forma della loggia massonica e la sua specifica ritualità. Semmai
con l'arrivo della massoneria dei britannici queste tradizioni si
traslano nella massoneria assumendone le “forme”, facendone un
cerchio esterno, o influenzandone i contenuti.
1Per
Muratoria, come da consuetudine della storiografia massonica, si
intende quella degli antichi operativi, cioè i costruttori delle
cattedrali romaniche e gotiche. Mentre per Massoneria intenderemo,
invece, quella nata nelle isole britanniche tra il XVI ed il XVII
secolo, cioè quella degli speculativi, di cui i Modern sono il
frutto maturo.
2Dr.
Hemming, Masonic Essayist, p. 239, London, 1797.